Caricamento...

Gli orti urbani in Italia

Gli orti urbani in Italia

Negli ultimi anni, gli orti urbani in Italia hanno conosciuto una crescita significativa, trasformando spazi cittadini in aree verdi dedicate alla coltivazione e alla socializzazione. Queste iniziative non solo promuovono la sostenibilità ambientale, ma rafforzano anche il tessuto sociale delle comunità locali. Questi spazi verdi offrono numerose opportunità per rafforzare i legami sociali e promuovere l’inclusione.

Integrazione intergenerazionale

Gli orti urbani favoriscono l’interazione tra diverse generazioni. Gli anziani, con la loro esperienza agricola, trasmettono conoscenze preziose ai più giovani, creando un dialogo continuo e arricchente. Questo scambio intergenerazionale contribuisce a mantenere vive tradizioni e pratiche agricole locali. Questi spazi diventano luoghi di incontro per persone provenienti da background culturali e sociali differenti. La collaborazione nella cura dell’orto facilita la comprensione reciproca e l’integrazione, riducendo le barriere sociali e culturali. Gli orti urbani offrono opportunità di apprendimento pratico. Attraverso workshop e attività formative, i partecipanti acquisiscono competenze in agricoltura sostenibile, gestione delle risorse naturali e alimentazione sana. Questi spazi diventano veri e propri centri di educazione ambientale e alimentare.

Gli Orti urbani in Italia

La pratica degli orti urbani in Italia ha radici storiche, ma è negli ultimi decenni che ha assunto una dimensione più strutturata. Secondo dati ISTAT, negli ultimi cinque anni gli orti urbani messi a disposizione dagli enti locali nelle città hanno registrato una crescita di oltre il 18%, superando i 2,1 milioni di metri quadrati urbani occupati. Gli orti urbani in Italia sono spazi verdi all’interno delle città destinati alla coltivazione di ortaggi, frutta e piante aromatiche, gestiti da cittadini, associazioni o enti locali. Questi orti promuovono la sostenibilità ambientale, la coesione sociale e la rigenerazione urbana, offrendo opportunità di socializzazione e educazione ambientale. In città come Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo, esistono numerosi progetti che trasformano aree inutilizzate in luoghi di aggregazione e produzione agricola, contribuendo a migliorare la qualità della vita urbana.

Torino

A Torino, l’iniziativa “OrtiAlti” trasforma i tetti degli edifici in orti urbani, creando spazi verdi accessibili ai residenti e promuovendo la sostenibilità ambientale. Un esempio significativo è l’“OrtoAlto Ozanam”, situato sul tetto di Casa Ozanam, un’ex fabbrica riconvertita in centro comunitario. Questo orto sul tetto non solo produce ortaggi freschi, ma funge anche da spazio educativo e sociale per la comunità locale. Inoltre, il progetto “ORME – Orti Metropolitani Torinesi” coordina una rete di orti urbani che, oltre alla coltivazione, offrono attività di educazione ambientale, ortoterapia, apicoltura e inclusione sociale.

Milano

Milano è una delle città italiane più attive nel campo degli orti urbani. Il “Parco di Via Barrella” nel quartiere Certosa offre oltre 6.000 m² di aree verdi, orti condivisi e spazi di inclusione sociale, rappresentando un modello di rigenerazione urbana sostenibile. Un altro esempio è il “Giardino degli Aromi”, situato nel parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini ad Affori. Questo progetto di reinserimento sociale coinvolge persone svantaggiate nella coltivazione di piante aromatiche e medicinali, offrendo opportunità di formazione e inclusione.

Roma

Roma vanta oltre 150 orti urbani e giardini condivisi, mappati dall’associazione “Zappata Romana”. Tra questi, il “Parco Ort9-Sergio Albani Casal Brunori” è un progetto di orti urbani avviato e gestito dall’associazione “Vivere In…Onlus” nel Municipio IX, che promuove la coesione sociale e la sostenibilità ambientale. Un altro esempio è il “Coordinamento Orti Urbani Garbatella”, che gestisce un’area recuperata vicino alla trafficatissima via Cristoforo Colombo, utilizzando gli appezzamenti per coltivare prodotti agricoli a chilometri zero.

gourmet

Data di inserimento 05 nov 2024