Come leggere le etichette alimentari in 3 minuti (e fare scelte migliori senza diventare matti)
Ti è mai capitato di stare davanti allo scaffale, fissare l’etichetta di un prodotto e pensare:
“Ma cosa vuol dire tutto questo?”
Tra calorie, sigle incomprensibili e claim pubblicitari (“light”, “naturale”, “senza zuccheri”), leggere un’etichetta può sembrare più complicato che leggere un contratto.
Ma con 3 minuti e 3 semplici regole, puoi iniziare a decifrare ciò che conta davvero. E fare scelte più consapevoli, senza impazzire.
Leggi prima gli ingredienti, poi i valori nutrizionali
L’ordine è tutto.
Un’etichetta si legge così:
Prima gli ingredienti, per capire cosa stai comprando.
Poi i valori nutrizionali, per valutare quantità e qualità.
✔ Come leggere la lista ingredienti:
- Gli ingredienti sono in ordine decrescente → il primo è quello presente in quantità maggiore.
- Evita prodotti con liste lunghissime (20+ ingredienti): spesso sono troppo processati.
- Attento a zuccheri nascosti (destrosio, sciroppo di glucosio, maltodestrine): anche se non leggi “zucchero”, magari è lì con un altro nome.
- Occhio ai grassi: l’“olio di palma” non è veleno, ma se è al primo posto… magari scegli altro.
🔍 Esempio:
Se stai comprando una barretta ai cereali e il primo ingrediente è sciroppo di glucosio-fruttosio… è un dolce, non uno snack “sano”.
Controlla questi 4 valori chiave (senza farti ingannare)
Guarda sempre i valori per 100 g/ml (non per porzione!), per confrontare tra prodotti.
I 4 numeri che contano:
Zuccheri:
- Sotto i 5 g su 100 g → ok.
- Sopra i 15 g → è un dolce, anche se non lo sembra.
Grassi saturi:
- Sotto 1,5 g → bene.
- Oltre 5 g → da limitare (soprattutto nei salati).
Sale (sodio):
- Sotto 0,3 g → ottimo.
- Sopra 1,5 g → salatissimo.
Fibre:
- Sopra i 3 g → buona fonte di fibre.
💡 Bonus tip: se un prodotto ha poche calorie ma tanti zuccheri e zero fibre, non è sano.
Contano qualità, non solo numeri.
Ignora le scritte pubblicitarie (e cerca i veri indizi)
Sull’etichetta frontale trovi scritte come:
“Ricco di vitamine”, “Senza olio di palma”, “+Proteine”, “Leggero”.
Sono messaggi di marketing, non indicatori oggettivi di qualità.
Vuoi un trucco?
🔎 Cerca la tabella allergeni o le diciture obbligatorie (in piccolo): è lì che trovi la verità.
Esempi utili da cercare:
- “Contiene zuccheri aggiunti”
- “Può contenere tracce di latte” (se sei intollerante o vegano)
- “Contiene edulcoranti” (possono avere effetto lassativo)
Mini-checklist in 3 minuti (anche da salvare):
✅ Ingredienti semplici, pochi e riconoscibili
✅ Zuccheri < 5 g, grassi saturi < 1,5 g
✅ Fibra presente
✅ No “effetto confusione” (ingredienti da laboratorio)
✅ Evita finti claim salutistici → guarda dietro, non davanti
Conoscere ≠ demonizzare
Capire le etichette non vuol dire diventare paranoici.
Vuol dire avere una bussola per scegliere, anche quando vuoi concederti un biscotto o uno snack.
Saper leggere un’etichetta ti aiuta a:
- riconoscere qualità e quantità,
- capire cosa mangi davvero,
- fare scelte che ti fanno stare meglio (senza rinunce inutili).

gourmet
Data di inserimento 30 giu 2025
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